Di cosa mi occupo

Diritto Penale

Nel corso di questi anni, ho professionalmente avuto l'opportunità di occuparmi personalmente dei seguenti reati, sia in qualità di difensore dell'imputato/a, sia come difensore della persona o parte offesa. Questo é solo un esempio afferente alla tipologia dei reati e non alla quantità dei processi seguiti.
 
Associazioni a delinquere di varie matrici, compresa quella mafiosa
Problematiche legate ai collaboratori di giustizia
Detenzione, traffico e spaccio di stupefacenti
Tossicodipendenza e reati connessi
Tossicofilia e reati connessi
Traffico di sostanze psicotrope o dopanti
Detenzione di materiale pornografico minorile
Acquisto e traffico di materiale pornografico minorile
Pedofilia
Stalking (atti persecutori)
Tentato omicidio volontario pluri-aggravato
Truffa aggravata e non
Violenza sessuale
Estradizione
Crimini contro gli animali
Sequestro di persona finalizzato alla prostituzione
Atti osceni in luoghi esposti al pubblico
Offese al pudore
Favoreggiamento della prostituzione
Lesioni personali volontarie gravi e gravissime
Lesioni personali colpose
Omicidio colposo
Violenza privata
Rapina
Estorsione
Ricettazione
Furto aggravato e non
Furto di documenti informatici
Intrusione indebita in sistemi informativi, anche pubblici
Appropriazione indebita aggravata e non
Contrabbando di generi di monopolio
Porto d’armi abusivo
Traffico d'armi e munizioni
Detenzione di armi da guerra
Traffico illegale d'opere d'arte e reperti storici
Crudeltà e sevizie verso persone e animali
False dichiarazioni a pubblico ufficiale
Falso materiale commesso da privato
Falso ideologico commesso da privato
Falso ideologico commesso da Pubblico Ufficiale
Falsità personale
Omessa custodia
Sostituzione di persona
Abuso d’ufficio
Disturbo alle persone
Reati contro gli Enti Pubblici
Divulgazione di documenti segreti
Esercizio abusivo della professione medica e forense
Favoreggiamento personale e reale
Rissa
Danneggiamento
Maltrattamento
Percosse
Molestia
Minaccia semplice ed a mano armata
Incendio doloso
Ingiuria
Calunnia
Ricettazione
Latitanza
Diffamazione aggravata e non
Violazione di domicilio
Sottrazione di corrispondenza
Intercettazione informatica
Intercettazione telefonica e postale
Reati fallimentari e bancarotta fraudolenta
Reati finanziari - Evasione fiscale
Insolvenza fraudolenta
Istigazione a delinquere
Corruzione
Concussione
Circonvenzione d'incapace
Frode in commercio
Incauto acquisto
Falsa testimonianza
Sottrazione di beni sottoposti a sequestro dell’Autorità
Oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale
False attestazioni all’Autorità Giudiziaria
Reati ambientali/ecologici
Danneggiamento
Reati commessi dai medici
Omessa cautela contro gli infortuni sul lavoro
Violazione dell’obbligo di assistenza famigliare/minorile
Violazione di domicilio
Uso di atti falsi
False autocertificazioni
Omissione di soccorso e di fermata
Guida senza patente
Reati commessi dal minore d’età
Costituzioni di parti civili
Riabilitazioni
Incidenti di esecuzione
Assistenza e difesa sia presso il Tribunale di Sorveglianza
sia presso il Tribunale dei Minorenni
…e, più in generale, anche delle cosiddette “contravvenzioni di polizia” e di tutti gli accadimenti contemplanti una qualsivoglia sanzione da parte dell’Ordinamento Legislativo.

Consigli in Diritto Penale...

Le scimmiette mi rammentano gli insegnamenti dei Maestri che mi hanno preceduto... Tuttavia, in uno Stato di Diritto non é possibile atteggiarsi in questo modo ed é possibile che qualcosa di spiacevole possa accadere anche - e soprattutto - a persone che non hanno fatto nulla di male o di antigiuridico. Per averne contezza, sia sufficiente leggere le statistiche Ministeriali.

E' quindi sacro dovere del penalista intervenire a difesa di chiunque la necessiti. In tal senso, i punti fermi che m'ispirano son presto detti. Posto che la realtà fattuale nelle Aule di Tribunale sia difficilmente ricostruibile, occorre pensare alla Verità processuale che potrebbe stagliarsi all'esito del procedimento, ergo:

a) stabilire "se" valga la pena difendersi
b) scegliere "quando" difendersi
c) decidere "come" difendersi
d) verificare se il "come" sia utile ed esperibile; in caso contrario,
    se anche gli eventuali "piani b, c" etc. etc.
    non dovessero funzionare: limitare i danni al massimo.
 
Tali principii valgono ovviamente innanzi a qualsiasi Organo Giudicante. Se invece rappresentate la persona o la parte offesa, la prospettiva si ribalta completamente e, all'atto pratico, il difensore di parte civile si trasforma in una sorta di "doppio" accusatore nei confronti degli imputati. Occorrerà quindi coadiuvare la Pubblica Accusa, al fine di conseguire la condanna dei colpevoli ed il risarcimento dei danni. In tal guisa é importante stabilire "prima" quali siano i reali obbiettivi da raggiungere, onde evitare di scottarsi inutilmente.
 
Chi m'aiuta nel cammino? Ho delle frecce nella mia faretra, ma se dovessi sintetizzare:
a) una consapevolezza: le dinamiche processuali sono identiche a quelle riscontrabili nel teatro di manovra d'un campo di battaglia. Cosa c'è di meglio del Gioco degli Scacchi per poter ricreare le stesse ipotesi, le variabili, le trappole, le esche, le azioni diversive, la difesa tetragona, l'attacco devastante, i punti deboli, i fianchi scoperti, il sacrificio di piccole forze per annientare quelle grandi del nemico, lo sviluppo dei pezzi ed il loro valore intrinseco e relativo, l'apertura delle forze, la chiusura, i blocchi... Potremmo parlarne per un'intera vita!  
b) Un Nume tutelare: da me destinato a tale incarico senza, purtroppo, aver potuto chiedergli personalmente il permesso per tale onore: Marco Tullio Cicerone e la sua grande arte retorica. Tutto era ed é  in Lui. Qualsiasi problema penalistico/forense trova nei suoi scritti e nelle sue Orazioni, la risposta splendente. Dopo di Lui hanno inventato solo una cosa: l'acqua calda;
c) Il discorso d'uno statista:  nella fattispecie Sir Winston Churchill, nel corso di una storica seduta alla Camera dei Lords, il 4 giugno 1940: "...We shall fight on the beaches, We shall fight on the landing grounds, We shall fight in the fields and in the streets, We shall fight in the hills, We shall never surrender!". In altre parole: non arrendersi mai!
 
... e senza alcun dubbio anche le norme etico/professionali sancite dal Codice Deontologico Forense, che rappresentano sempre un luminoso faro ausiliatore.

Per quanto attiene agli onorari, diritti e spese, ricordo che esistono disposizioni legislative in merito. Per coloro che non dispongono di reddito sufficiente o, quantomeno, si ritengono "poveri", consiglio di verificare sul sito www.giustizia.it (molto ben fatto, tra l'altro), la corrispondenza ai parametri vigenti cliccando sulla voce: "Gratuito Patrocinio".

Diritto del Lavoro: diritto di tutti e per tutti!

Perché di tutti e per tutti? Perchè sia il lavoratore, sia il datore di lavoro, hanno il diritto di coesistere serenamente, per il reciproco bene e per lo sviluppo dell'intera Nazione. Spesso accade che l'aggettivo "serenamente" venga dimenticato da una delle Parti in gioco... Afferma una citazione latina: "E si diedero delle Leggi, affinché sulla lotta prevalesse il Diritto...".

In questi anni ho potuto intervenire, per entrambe le Parti, nelle seguenti tematiche:

Licenziamento illegittimo:
- per giusta causa
- per giustificato motivo oggettivo
- per giustificato motivo soggettivo
- disciplinare
- simulato
Recesso per giusta causa del prestatore
Recesso per giusta causa datoriale
Fair agreement
Riduzione di personale
Agenti di commercio e problematiche sottese
Licenziamento collettivo, mobilità, Legge 223/91
Trasferimento ramo d’azienda, outsourcing
Trasferimento del dipendente
Trasferimento indotto e simulato
Co.co.co
Co.co.pro.
Contratti a termine
Part-time
Intermediazione per la fornitura di mano d’opera
Reiterazione contratti a tempo determinato
Missione
Procedure giudiziarie d’urgenza
Acquisto aziende in crisi e trasferimento lavoratori 
Trasferta
Demansionamento e dequalificazione
Lavoro “nero”
Riconoscimento ex tunc del rapporto di lavoro subordinato
Qualificazione rapporto di lavoro
Reati commessi sul luogo di lavoro
Incentivazione all’esodo
Mancato pagamento del T.F.R. e dei ratei di fine rapporto
Mancato riconoscimento della qualifica superiore
Mancato pagamento degli straordinari
Mancato riconoscimento ferie
Mancato riconoscimento novelle o promesse contrattuali
Procedimento disciplinare - sanzioni et similia
Tentativo di conciliazione presso U.P.L.M.O. o paritetici
Rapporto di lavoro con aziende in fallimento
Tossicodipendenza e prestazione lavorativa
Maltrattamento sul luogo di lavoro
Violenza sessuale nel luogo di lavoro
Chiusura di filiali
Mancato riconoscimento dirigenza
Licenziamento del dirigente
Revoca mandato all’agente di commercio e problematiche sottese
Recesso in periodo di prova
Mancato adempimento a promessa contrattuale di lavoro et similia
Prestazione di fatto
Mancato riconoscimento del rapporto lavorativo pregresso
Uso illecito o indebito dei mezzi e degli strumenti aziendali
Pretesa inadempienza del prestatore o del datore
Mancato pagamento della contribuzione I.N.P.S. o paritetici
Commutazione e novella contrattuale
Mancato rispetto della normativa infortuni sul lavoro
Mancata osservanza Legge 626/94, ss. e correlate
Lesioni colpose/Infortuni sul lavoro Mobbing and bossing Pubblico impiego, per quanto di competenza della Magistratura del Lavoro
Risarcimento del danno in nesso eziologico con la prestazione lavorativa
Superamento del periodo di comporto
Eccessiva morbilità sopravvenuta
Controlli audiovisivi sul personale, ispezioni e controlli
Incentivi all’esodo

Consigli in Diritto del Lavoro...

Ma chi sarà mai questo avvocato che ritiene di poter dare consigli? "Nessuno", risponderebbe forse Omero, ma come Ulisse, questo avvocato ne ha viste tante e siccome ha passato il mezzo secolo di vita e non anela a gestire Clienti inferociti, rammenta una storica frase di John Fitzgerald Kennedy: "Non chiederti sempre cosa il tuo Paese possa fare per te, chiediti, per una volta, cosa puoi fare tu per il Paese". Se, con le dovute proporzioni, tale saggezza fosse trasposta, parafrasandola, nel rapporto di lavoro ed applicata da entrambe le Parti, la maggioranza delle vertenze, probabilmente, non vedrebbe mai la luce... Sto solo richiamando il valore del buon senso! Tuttavia, se la situazione non dovesse esser più gestibile, io sono a disposizione di chi, lavoratore od azienda, vorrà interpellarmi, preferibilmente prima che la dichiarazione di guerra sia consegnata alla controparte, stante che nel diritto del lavoro gli errori, in particolar modo quelli formali, si pagano a caro prezzo, leggasi con la soccombenza nell'instauranda causa pur avendo, magari, piena ragione.

Food for your thoughts... La competenza professionale.

Assumere l’ardire di autocertificarsi “competente” equivale, ipso facto, a definirsi “incompetente”, per di più tronfio e vanesio… L’eventuale giudizio di merito - infatti - spetta ad altri, id est agli addetti ai lavori, non certo all’interessato o tantomeno ai profani. Il grande avvocato Ettore Randazzo, già Presidente dell’Unione della Camere Penali Italiane, ha scritto uno splendido libro intitolato “L’Avvocato e la Verità” (edito da Sellerio Editore di Palermo – copyright 2003) dal quale viene estrapolato il seguente brano:

“Poi, però, l’avvocato sarà solo nell’arena e, come il gladiatore di Seneca, solo nell’arena dovrà decidere il da farsi. Ossia, nella concretezza della fattispecie, con la quale, di solito in tutta urgenza, dovrà misurarsi. In quel momento, norme, regole deontologiche, suggerimenti dei suoi maestri, e libri e convegni e dibattiti in aula d’udienza gli baleneranno in testa per sostenerlo. In realtà, non gli è consentito distrarsi nel tentativo di ricordare i canoni teorici, anziché concentrarsi nell’impresa di attaccare e difendersi per battere l’avversario. E’ sì necessario munirsi di una muscolatura adeguata, nonché nella fase preparatoria dell’incontro, studiare l’antagonista, ideare a tavolino la strategia d’adottare, e allenarsi per la migliore riuscita della stessa. Poi, il difensore deciderà d’istinto, quasi d’impeto, almeno all’apparenza. Ché il cosiddetto istinto, in realtà, è la summa del suo bagaglio tecnico…omissis… In definitiva, l’esperienza, lo studio del processo, la sua elaborazione critica, la logorante e creativa ansia notturna, i confronti incessanti e proficui con i colleghi fanno più di qualsiasi insegnamento…”. Avv. Ettore Randazzo docet.

A mio parere, questa straordinaria immagine così magistralmente delineata, rappresenta lo zenith capitis  cui ogni avvocato dovrebbe tendere… E’ una lettura dalla quale l’iniziato all'arte forense ricava immensa ispirazione e che contribuisce a lenire e sedare quei frequenti dolori professionali, derivanti - si badi - non da sconfitte nell’arena, ma dalla consapevolezza della bizantina, pur se italica, contemporanea quotidianeità, così drammaticamente aliena e lontana nel suo dispiegarsi - purtroppo - dal tracciato di quei pragmatici, brillanti ed equi sentieri, forse irrimediabilmente perduti, che i nostri Antichi Padri del Diritto e della Giustizia Romana (con la R maiuscola, perbacco, CIVIS ROMANVS SVM!), avevano tracciato, battuto e diserbato per noi, poveri tapini, costretti a giocar d’improvvisazione con la plastilina, in luogo d’incidere sul marmo… Divenire, essere e restare competenti significa onorare non solo il proprio assistito, ma anche la Professione, il Diritto e la Giustizia. In altri termini, solo ripercorrendo quei sentieri con umiltà, caparbietà, voglia d’apprendimento, abnegazione, motivazione e gioia, il Competente in nuce riuscirà davvero a sbocciare ed a fregiarsi meritatamente dell’aggettivo. Non so a quale punto del sentiero io sia, ma ringrazio gli esempi che mi vengono elargiti, come quello splendido del Collega sopra menzionato, perché mi permettono di camminare, camminare, e ancora camminare usque ad finem. Solo chi m’incontrerà lungo il sentiero sarà – forse – in grado di valutar la qualità dei miei passi…
Avv. Paolo Iosca